L'annuncio by Rosispergius 

L'annuncio by Rosispergius

“Giovane coppia sposata (23 lei, 34 lui), conoscerebbe singolo fotogenico e dotato…”



Tutto iniziò così!

Il termine “dotato” era stato espressamente richiesto dalla mia giovane moglie, io mi sarei limitato al “fotogenico” come previsto dal nostro iniziale progetto. Lei, però, aveva insistito su quest’ultimo aggettivo, sostenendo che per i nostri scopi, lui doveva essere ben dotato.

L’idea dell’annuncio era nata una notte di luglio, quando a causa del grande caldo, non riuscendo a prendere sonno, speravamo nell’effetto soporifero del televisore. Analizzati i pochi programmi diffusi dalle emittenti avevamo optato per una delle cassette video della nostra collezione. Era stata Federica a sceglierne una dal contenuto erotico più che porno, anche se non mancavano le scene esplicite; forse sperando di trovare in essa la forza di vincere il senso d’oppressione dell’afa per affrontare un amplesso.



- Quella sta recitando proprio male, si vede che finge di godere. – Federica amava commentare le scene di sesso a cui assisteva.

- Come fai a dirlo?

Guarda che espressione goduta che ha!

- Da come si muove!

Si limita a impalarsi su quel “cazzone” stando bene attenta a scivolare diritta su di lui. Scommetto che non è neppure eccitata a fondo.

- Beh! Non dev’essere facile scopare davanti a cineprese, tecnici ed un regista che ti dice cosa fare, come muoverti, quando ansimare…

Difficile eccitarsi veramente, penso che se anche annulli tutto ciò che ti sta intorno la voce di uno che comanda il tuo amplesso ti deconcentra.

- Forse! – disse lei.

- Ti vedo dubbiosa… pensi che sapresti fare di meglio? – era una sfida e lo sapevo.

- Sì! – rispose lei dopo averci pensato a lungo, senza dubbio aveva valutato il senso recondito della mia domanda.



Il nostro rapporto non si era mai formalizzato di fronte ai desideri di libertà di uno o dell’altra, ma non era mai sfociato in una chiara ed aperta dichiarazione d’infedeltà. Sapevo che lei aveva trovato facile sfogo ai suoi desideri erotici prima del nostro matrimonio, quando già eravamo insieme, in più occasioni s’era concessa un’avventura di una notte o, in rari casi, di una breve vacanza. Non lo aveva mai ammesso apertamente, ma neppure lo aveva nascosto con cura. Fu in quelle occasioni che mi scoprii a trovare eccitante l’idea di Federica a letto con un altro uomo. Di questo ne avevamo parlato senza scendere mai nei dettagli, ci eravamo confidati da tempo i rispettivi sogni erotici e molti li avevamo realizzati, ma il rendermi partecipe alle sue avventure era sempre, casualmente, caduto fuori dal discorso.



- Che ne dici di metterti alla prova? – le domandai all’improvviso



Lei mi guardò a lungo con gli occhi fissi sui miei, poi evidentemente decise che non stavo scherzando ed annuì.

Quella stessa notte compilammo l’annuncio e lo inviammo a diversi siti web.

Non speravamo in una risposta tanto celere, tutto sommato non avevamo inserito alcuna fotografia per attirare l’attenzione. Ricevemmo tante mail più o meno intriganti, molte troppo volgari o stupide per essere prese in considerazione. Dopo una cernita accurata rimanemmo con due candidati: un ragazzo residente nella nostra città ed un altro che ci proponeva di trascorrere qualche giorno nella sua casa in Sardegna nel periodo di Agosto. Oltre al resto quest’ultimo era l’unico ad aver inviato una serie di foto che non ritraevano solamente il suo attributo. Federica rimase a lungo fissa davanti al monitor a guardare quelle immagini, poi si voltò e mi disse:



- Ok! Sarà lui l’attore.



La decisione e la sfrontatezza, unite ad un preoccupante tono di voce freddo, provocarono in me un brivido d’eccitazione. Era la prima volta che Federica dichiarava la sua innata propensione all’infedeltà.

Prendemmo i primi contatti via e-mail, poi passammo a quelli telefonici. Durante quel periodo Federica appariva del tutto normale, nulla lasciava presagire la forte eccitazione che permeava di continuo il suo corpo, solo i nostri amplessi erano divenuti più intensi. Il giorno prima di partire per la Sardegna lei mi domandò all’improvviso durante la cena:



- Sei sicuro di accettarlo?

- Cosa?

- Lo sai!

- Credo di sì, in fondo non sarebbe la prima volta!



Federica non badò alla mia battuta sulla sua infedeltà, in fondo non l’aveva mai nascosta.



- Ma non mi hai mai vista scopare con un altro!

- L’idea mi eccita. – confermai

- L’idea.. sì, ma la realtà come sarà?

- Non lo posso sapere ora, semmai, se non resisto prenderò parte al gioco!



Il viso di Federica s’illuminò, poi disse maliziosa:



- No! Dovrai solo scattare fotografie.

- Ma! –tentai una protesta

- Questa volta abbiamo stabilito in questi termini il gioco. Io devo dimostrarti di sapermi muovere meglio di quelle attrici.

Non me la sento di “farmi” due uomini.

- Sarebbe la prima volta? – incalzai



Federica non rispose a questa domanda, si alzò dal tavolo ritirando i piatti della cena lasciandomi nel dubbio. La osservai mentre si dedicava alle faccende domestiche, bellissima nel corto abito estivo che metteva in risalto il suo giovane corpo, le lunghe gambe ed il sedere perfetto. Se solo avesse avuto un seno più sviluppato avrebbe rasentato la perfezione totale.



L’amico ci attendeva al porto, aveva promesso di farci da guida sino alla villa che affittava da anni ogni estate. Subito confermò le impressioni nate dai primi contatti e dalle lunghe telefonate, Federica lo osservava sfrontatamente, così come si valuta un articolo prima di acquistarlo. Quest’aspetto della mia donna mi sorprese, non l’avevo mai vista così sicura di se dinanzi ad un uomo. Decidemmo che lei sarebbe salita in auto con lui, visto il programma era meglio che iniziassero a conoscersi subito. Io li seguivo lungo le tortuose strade costiere dell’isola domandandomi perché lei avesse escluso a priori la possibilità di un gioco a tre. Sapevo che questo rientrava nelle sue fantasie e speravo di realizzarlo proprio in quest’occasione.

La villa era proprio come l’aveva descritta, ampia, discretamente isolata a picco sul mare e dotata di una comoda piscina. Andrea, questo è il suo nome, confessò di averla scovata per caso e da allora rinnovava il contratto di affitto estivo ad ogni fine stagione nel timore di perderla. Anche se non temeva di non riuscire a sfruttarla a fondo non voleva rischiare di perdere quel piccolo angolo di paradiso così vicino a casa. Non potemmo dargli torto.

Mentre Federica era sotto la doccia prima di cena Andrea mi raggiunse in piscina per sincerarsi sulle nostre intenzioni, lui era disposto anche ad accettare una semplice amicizia senza alcun risvolto erotico, sapeva che l’incontro reale poteva smontare anche le più buone intenzioni. Lo rassicurai e gli parlai dei miei dubbi sul fatto che Federica avesse escluso il gioco a tre. Lui mi consigliò di non forzarla, di attendere che si sbloccasse di fronte a me. Sicuramente lei era ancora dubbiosa sulle mie reazioni, non riusciva a comprendere cosa potessi provare nel vederla in azione.

Fummo interrotti dall’arrivo della protagonista dei nostri discorsi, era splendida nonostante indossasse un semplice miniabito da spiaggia in cotone, bianco ed aderente. Si intuiva facilmente l’assenza del reggiseno, i capezzoli marcavano impudichi il tessuto; mi scoprii ad osservarle il sedere nel tentativo di capire se almeno un perizoma coprisse la sua femminilità, ma non riuscii nel mio intento. Osservai allora Andrea, anche lui era impegnato nelle mie elucubrazioni.

Cenammo a base di pesce cucinato semplicemente, un pasto leggero e preparato in casa innaffiato da ottimo vino. Durante la cena raccontammo ancora una volta l’inizio della storia che ci aveva condotti lì ed io rimarcai l’accenno al “ben dotato” voluto dalla mia donna. Fu a quel punto che Andra sorrise enigmatico, un espressione che non sfuggi a Federica.

Ci spostammo sulla veranda per respirare un po’ d’aria fresca mentre Federica iniziava a dimostrare un interesse particolare per Andrea. Si sedette vicino a lui sul divanetto lasciandomi in disparte, alternava i sorrisini e le maliziose occhiate rivolte a lui con quelle interrogative nei miei confronti, non era ancora sicura di potersi spingere sino in fondo. Indecisa prese la mano di Andrea e se la appoggiò sulle gambe nude, attese che lui iniziasse ad accarezzarla poi mi guardò. Non dissi nulla, finsi di rimanere impassibile, in realtà ero già eccitato. Federica, rassicurata dal mio sguardo, dischiuse leggermente le gambe, aprendole alla mano di Andrea che accolse l’invito scivolando sino al limite imposto dall’abito. La mia donna chiuse per un attimo gli occhi assumendo un espressione concentrata, quindi si aprì ancora come per invitarlo ad avanzare. Lui comprese e spinse la mano sino al pube.

Avvenne tutto molto in fretta, ma proverò a descriverlo.

Federica sospirò di piacere e spinse in avanti il bacino mentre apriva del tutto le gambe.

Andrea superato l’attimo di sorpresa generato dal contatto sulla pelle morbida del pube depilato della mia donna s’insinuò, evidentemente, tra le labbra della vagina e, forse, la penetrò con un dito.

Federica gemette e reclinò il capo, quindi lo sollevò per guardare nella mia direzione. Il suo sguardo ora era meno deciso, una velata supplica s’intendeva nei suoi occhi. Lei vide la mia eccitazione che oramai traspariva evidente e non ebbe bisogno di ulteriori conferme. Mentre la mano di Andrea ruotava tra le sue gambe riuscì a dirmi con voce flebile ed interrotta dagli ansimi:



- Prendi la macchina fotografica!



Mi alzai a fatica, non volevo perdere neppure un istante di quello spettacolo, mentre mi dirigevo verso la nostra camera notai che Andrea stava esplorando l’interno della vagina di Federica con due dita completamente infilate in lei, incurante dei suoi sospiri.

Recuperai l’apparecchio fotografico e mi diressi verso la terrazza presupponendo che il loro amplesso sarebbe avvenuto lì, invece li incontrai in salotto.



- Vieni! – mi disse lei mentre raccoglieva i lunghi capelli corvini dietro la nuca legandoli con un elastico.



Compresi solo in seguito il significato di quella mossa. I capelli sciolti potevano caderle sul viso durante l’amplesso o un rapporto orale impedendomi, quindi, di poter osservare e riprendere la sua espressione o le labbra appoggiate sul membro di Andrea. Questo dimostrava con quanta razionalità stava per affrontare la serata, una lucidità che poteva solo confermare la sua attitudine al sesso.




Raggiunto il divano Andrea si levò la maglia mentre Federica di inginocchiava al suo fianco, attese le mani del ragazzo sulle gambe quindi iniziò a sfilare il miniabito. Le mani di Andrea seguirono il tessuto sino al seno e qui si fermarono per afferrare la morbida carne prima di baciarla. Federica lo lasciò fare ma capivo che era impaziente da come si muoveva cercando di sottrarsi a quell’abbraccio. Finalmente lui si staccò per levarsi i calzoni aiutato da lei.

Mia moglie si trovò dinanzi ad una stupenda erezione, Andrea era dotato come lei aveva richiesto, non perse tempo e si tuffò letteralmente con la bocca aperta su quel membro.

Avevo già scattato alcune immagini, poi mi sorpresi ad osservare trattenendo il respiro la lingua di Federica che giocava con il glande del ragazzo, la faceva scorrere leggera sulla pelle sensibile alternandola con fugaci appoggi delle labbra. Voleva farlo impazzire dal desiderio. Improvvisamente puntò i suo grandi occhi azzurri su di me ed ingoiò il membro mentre mi fissava con uno sguardo di sfida. Era come se pensasse: “non credevi che avessi il coraggio di farlo!”. Invece non solo ne ero sicuro ma segretamente lo speravo.

Continuò a scorrere l’asta con le labbra succhiando con forza sin quando lui l’allontanò con forza, allora Federica si sedette al suo fianco ed attese la sua dose di attenzioni. Andrea, visibilmente eccitato, si inginocchiò tra le sue gambe poi chinò il viso sulla vulva che lei gli offriva e prese a leccarla senza trascurare d’infilarle un dito dentro ogni tanto. Ora Federica era entrata completamente nella parte, se recitava lo faceva benissimo. Il suo viso era testimone di un piacere intenso, il corpo sussultava sotto gli stimoli intensi di Andrea, sentivo il suo respiro farsi sempre più irregolare e veloce. Stava realmente godendo ma era solo l’inizio.

Quando anche lei si ritenne soddisfatta dai preliminari allontanò il suo amante e si alzò in piedi invitandolo ad imitarla, quando se lo trovò dinanzi lo abbracciò aderendo completamente a lui, pelle contro pelle. Lo guardò negli occhi sollevando il viso, lui la sovrastava di parecchio, gli disse qualcosa che non compresi, forse un invito a farla godere o una conferma di quanto lo desiderasse, quindi lo fece sedere sul divano prima di salire sopra di lui. Pose i piedi ai suoi fianchi e calò lentamente sul membro facendosi penetrare con il suo aiuto. Ora non mi rimaneva che riprendere quella carne che entrava nel corpo di Federica. Lei prese a saltare su di lui, senza preoccuparsi delle dimensioni, saliva e scendeva con una violenza che poteva apparire dolorosa se non fosse stato per i lunghi mugolii di piacere che sentivo giungere dalle sue labbra. Era una cavalcata che adottava raramente, di solito preferiva le lunghe e lente penetrazioni per non perdere nemmeno il più piccolo stimolo. Mi domandai se quello era il suo modo di accoppiarsi nelle avventure che si concedeva. In quei casi, forse, cercava un sesso animale, violento quanto intenso.

Qualcosa doveva esserci tra di noi se nell’attimo che pensai che doveva cambiare posizione se voleva farsi fotografare nel pieno della sua bellezza lei si alzò per volgere le spalle al ragazzo. Questa volta, mentre si preparava a scendere su di lui, mi guardò come per sincerarsi della mia presenza, poi tornò immediatamente a concentrarsi sul suo uomo del momento e scese facendolo entrare in sé. Si sistemò come prima, con i piedi appoggiati sul divano ma scese lentamente, aprendo il suo corpo al pene di Andrea, che le esigenze fotografiche avevano voluto nudo e non protetto dal profilattico: un'altra idea di Federica. Compresi allora quanto amasse sentire la carne dentro di se ed ero sicuro che avesse offerto parecchie volte il proprio ventre al seme di un uomo.

Il viso della mia donna era una maschera di piacere mentre si muoveva, se recitava ancora lo faceva benissimo ma gli umori che stendeva sul membro che la penetrava testimoniavano il suo reale coinvolgimento. Mi stava dimostrando che era possibile godere mentre si scopava davanti ad una macchina fotografica. Era impressionante ed eccitante vedere il corpo di mia moglie violato da un altro uomo, osservare e fotografare il suo membro che entrava in lei per indugiare a lungo prima di uscire. La lingua che Federica si passava sulle labbra mi attirava, ero tentato di posizionare il mio pene oramai durissimo e per nulla timoroso del confronto con quello di Andrea, su quella bocca, ma lei era stata categorica su questo. Mi ritrovai ad immaginarla presa da me e l’amico analmente e vaginalmente, senza dubbio le avrebbe saputo godere di quella situazione ma, forse, non era ancora pronta.

Scattavo fotografie automaticamente, senza rendermi conto che Federica, mi stava offrendo le più diverse visioni del suo corpo violato e gaudente sin che non mi accorsi che si era stesa in una posizione del tutto nuova. Semplicemente fantastica.

Fu così che raggiunse l’orgasmo. Un godimento non troppo intenso ma sicuramente appagante.

Sazia si dedicò ad Andrea. Seduta sul divano, con la vagina ancora arrossata e umida dal recente orgasmo succhio la sua personale fonte di piacere sino ad ingoiarne tutto il seme.

Solo allora parve ricordarsi di me e mi fissò con la bocca aperta per consentirmi di riprendere il poco sperma che ancora aveva sulla lingua.

Appagata si ritirò in bagno dopo aver attraversato la stanza camminando tra di noi molto lentamente in silenzio, voleva farsi guardare e noi l’accontentammo. Quando sentimmo l’acqua scorrere Andrea si era già rivestito, si sedette vicino a me e mi disse:



- Vedrai che realizzerai il tuo progetto di scoparla insieme ad un altro uomo, non ho mai visto nessuna donna darsi con così tanta naturalezza di fronte agli occhi di suo marito. Lei ha quelle doti di esibizionismo e perversione innate. Si capiva benissimo che non lo stava facendo solo per scommessa o per provare qualcosa di nuovo… le piaceva veramente e sono sicuro che non avrebbe scopato così se non c’eri anche tu presente.



Non dissi nulla, sentivo ancora prepotente l’eccitazione che non avevo potuto sfogare. Salutai velocemente il nostro complice e mi diressi in camera dove per distrarre la mente mi dedicai alla macchina fotografica. Stavo riponendo nella sua custodia protettiva la scheda di memoria su cui erano memorizzate tutte le immagini di quella serata quando entrò Federica. Non fece il minimo accenno a quanto era accaduto, si levò il miniabito con il quale s’era rivestita e si lasciò cadere sul letto nuda e parve sopirsi all’istante.

Solo quando mi stesi al suo fianco diede segni di vita.



- Come sono venute le foto?

- Non le ho ancora viste.

- E come ho recitato la mia parte?

Sono stata brava?

- Tu non stavi recitando! – affermai.



Invece di rispondere Federica allungò una mano sui miei genitali trovando il mio membro ancora gonfio dall’eccitazione, lo strinse tra le mani poi domandò:



- Ti è piaciuto lo spettacolo?



Non attese la mia risposta, scivolò verso il mio bacino ed appoggiò la testa sul mio corpo, quindi iniziò a leccarmi il membro molto lentamente.



- Avanti, ripensa a quello che mi hai visto fare e lasciati andare. – mi disse



Riprese a leccarmelo dolcemente, senza mai ingoiarlo.



- Pensa a come mi muovevo su di lui, a come mi entrava dentro, a quanto godevo! – mi incitò



Le sue parole unite allo stimolo delicato mi stavano facendo impazzire, finalmente Federica sollevò il viso e calò sul mio membro ingoiandolo. Venni quasi subito inondandole la gola ma lei non mi lasciò, continuò a leccarlo e succhiarlo sin quando non lo sentì rilassarsi.

Solo allora si allontanò per tornare a stendersi sul cuscino.

Nel languore compresi che le sue parole erano un test al quale mi sottoponeva, voleva capire cosa realmente avessi provato quella sera. La mia erezione ed il mio quasi immediato orgasmo erano testimoni di una fortissima eccitazione. Non avrei potuto nasconderle il mio disappunto se lo avessi provato.



*******



Il mattino ci svegliammo tardi, Federica annunciò che intendeva prendere un po’ di sole in piscina e senza preoccuparsi della colazione si diresse, nuda come aveva dormito, verso l’esterno. Dopo circa un ora la raggiungemmo io ed Andrea. Lei era sdraiata su di un materassino posto a bordo d’acqua, nuda e bellissima, con la pelle lucida dal leggero strato di sudore. Quando s’accorse della nostra presenza notai il suo sguardo farsi intenso, come quello della sera precedente.



- Vai a prendere la macchina fotografica!- mi pregò.



Sia io che Andrea capimmo all’istante le sue intenzioni.

Sul momento pensai che non era nei patti un secondo incontro, poi tornai con la mente alla serata e mi scoprii nuovamente eccitato.

Federica era realmente insaziabile, ora che aveva capito di poter mostrare liberamente la “porca” che c’era in lei intendeva approfittarne.

Quando tornai in piscina lei aveva già il membro di Andrea tra le labbra. Come la sera precedente lo leccava a lungo, ma questa volta non lesinava i profondi affondi nella sua gola. Era troppo impegnata per avvertire la mia presenza e continuò la sua opera senza sosta. Solo ad un certo punto si accorse di me e mi fissò mentre risaliva con le guance incavate a testimonianza della forza con la quale succhiava.

Questa volta intendevo mettere alla prova le sue qualità, tanto decantate, di potenziale attrice e decisi di dirigere il suo amplesso, come se fossi il regista del suo film personale.

Le ordinai di farsi penetrare come la sera prima, volgendo le spalle al suo amante, in modo da poter riprendere il membro che entrava nel suo corpo. Mia moglie capì all’istante il nuovo gioco ed eseguì.

Allontanò le labbra dal pene di Andrea, quindi si sollevò in piedi e si sistemò sopra di lui che nel frattempo si era sdraiato.



- Brava! – le dissi – Ora scendi e lascialo entrare dentro di te.



La mia donna mise i piedi all’altezza dei fianchi del ragazzo quindi appoggiò le mani sul suo petto e scese sul membro che lui le stava guidando dentro. La sua espressione era più concentrata che goduta ma eseguì tutto alla perfezione.



- Dai, muoviti e fammi vedere quanto ti entra dentro. Sali sin quasi a farlo uscire poi lasciati cadere giù.



Federica eseguì ed io potei scattare dei magnifici primi piani della sua vulva aperta intorno al membro del ragazzo.



- Reclina la schiena all’indietro e spingi in fuori il seno.. così.. brava.



Incredibile, stavo dirigendo la scopata di mia moglie con un altro uomo ed ero eccitatissimo.



- Ecco, ferma così. Apri di più le gambe… fai vedere quanto lo vuoi dentro.

Ora scendi e fallo entrare tutto in te… godi!



La mia donna si lasciò cadere sul membro di Andrea e si fece riempire dalla sua carne prima di emettere un lungo gemito di piacere.

La lasciai muoversi come il suo istinto le diceva prima di farle cambiare posizione.



- Ora fatti prendere da dietro, offri le natiche al tuo amante!

- Il culo no!

- Ok!



Federica si sollevò a malincuore, poi si mise in ginocchio ed attese a gambe larghe che il ragazzo si posizionasse dietro di lei. Come percepì il suo membro puntare sulle labbra della vagina sollevò il sedere per invitarlo. Lui spinse dolcemente e le fu subito dentro.



- Brava, lasciati sbattere in questa posizione, ma ricordati che devi dimostrare di godere.

- Ma sto godendo!- riuscì a dire con la voce rotta dall’emozione.



Mia moglie si appoggiò al bordo della piscina ed accettò passivamente i colpi sempre più intensi di Andrea il quale era chiaramente eccitato dall’evoluzione del nostro gioco.



- Ti piace? – le domandai.

- Sì!

- Avanti faglielo capire!



Federica prese a muoversi in controtempo con lui, gli andava incontro quando spingeva amplificando la forza dei colpi che riceveva.



- Ieri sera lo hai scopato tu, ora ti lasci scopare da lui… e ti piace!



Lei gemette a conferma delle mie parole mentre assorbiva le spinte del ragazzo, quindi, con un movimento naturale si voltò adagiandosi su di un fianco, senza mai lasciar uscire il membro dal ventre e si lasciò prendere in quella posizione. Ora avevo tutto il suo corpo dinanzi a me, vedevo il membro di Andrea entrare ed uscire da lei con una regolarità esasperante sottolineata dalle violente contrazioni del bacino di Federica. Ora stava realmente godendo, quella posizione era tra le sue preferite.

Fu lei a dire:



- Ora basta, fammi venire!



Mentre si stendeva sul materassino. Federica aprì le gambe ed attese che lui entrasse ancora una volta in lei. Si rilassò senza più cercare di seguirlo, ora accettava ogni sua spinta, ogni penetrazione. Si dava completamente con gli occhi chiusi nell’attesa dell’attimo culminante. Sollevava il pube quando lo sentiva entrare e lo abbassava quando usciva da lei.



- Fatti riempire così! – le ordinai.



Riuscii solo a comprendere parte delle sua parole ma mi parve d’udire:



- Sono già piena di lui!



In quel momento urlò a pieni polmoni il suo piacere. Questa volta l’orgasmo fu veramente intenso e lungo. Federica ruotava il viso da un lato all’altro mentre il suo giovane corpo era scosso dai brividi di piacere.

Quando riprese il controllo di se mi disse:



- Adesso lo svuoto!



Si mise seduta e prese il membro di Andrea che nel frattempo si era alzato, lo menò velocemente tenendo la bocca dischiusa a pochi centimetri da lui. Prese parte del suo seme con la lingua e parte lo lasciò colare sul seno prestando particolare attenzione nell’assumere una posizione fotogenica. Notai la scarsità del seme eiaculato dal ragazzo ma attribuii il fatto all’orgasmo della sera precedente.



Fu Andrea a ritirarsi nel bagno questa volta visibilmente provato dall’amplesso. Federica lo guardò allontanarsi poi s’avvicinò a me e mi disse mentre apriva le gambe:



- Era già venuto dentro di me quando mi hai chiesto di farmi riempire da lui. È venuto mentre mi prendeva da dietro, l’ho sentito pulsare dentro nel mio ventre e riempirmi con il suo seme. – a testimonianza delle sue parole m’indicò il rivolo biancastro che colava lento dalle labbra ancora aperte della vagina – Allora mi son stesa sul fianco sperando di riuscire a mantenerlo eccitato… e ci son riuscita!



Federica era raggiante, appagata e disinibita mentre mi mostrava con orgoglio il seme di un altro uomo uscire dalla sua intimità.

Soddisfatta si voltò per tuffarsi in piscina.
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