Notte di luna by Eric 

Notte di luna by Eric

Avevo conosciuto Heidi presso la mia ditta . Era una cliente ed era venuta con il suo ragazzo per informarsi su come avrebbe potuto fare per cambiare una certa situazione praticamente fallimentare della piccola impresa che gestiva parallelamente all' albergo . aveva preso un appuntamento con me tramite un nostro agente che seguiva i clienti di quella zona . Avevo passato con lei ed il suo ragazzo che poi era il padrone dell' albergo e dell'altra attività ed erano stati con me alcune ore . Avevo spiegato loro come avrebbero dovuto fare per ristrutturare completamente tutta l' impresa. Tale lavoro di ristrutturazione non rientrava comunque tra le attività della nostra azienda anche se io quel tipo di lavoro lo sapevo fare in quanto per le mie precedenti esperienze lavorative tale impegno era cosa che avevo già svolto . Ovviamente spiegai loro cosa si doveva fare chiarendo che noi come ditta non fornivamo un tale servizio . Lei capì che io ero in grado di intervenire e me lo chiese a titolo personale. -Non dissi ne si ne no e ci lasciammo con questa mia posizione che era obbligatoriamente ambigua in quanto esulava dai miei compiti aziendali. Lei capì da come la guardavo che comunque ero disponibile a parlarne. Forse non comprese che cosa io volessi in cambio , se soldi o cosa . Nei giorni seguenti il nostro agente mi riportò che lei aveva insistito perché io andassi da loro e gli dessi una mano . Il nostro agente , con cui avevo un rapporto anche di amicizia , aveva capito che non mi interessavano i soldi , ma bensì la piccola Heidi . Lui quando le parlò le fece capire che io ero rimasto affascinato da lei e le disse " Ad Enrico interessa un altra cosa...." lei gli sorrise con due occhi furbi e gli disse di organizzare che io venissi . Lui mi riportò questo ed allora io accettai. Non c'era nulla di palesemente detto ma io sapevo che a lei il messaggio era arrivato chiaramente e lei aveva di fatto espresso un interessamento. Quindi organizzammo lo "sbarco". Su incarico della ditta mi recai da loro . Ufficialmente dovevo collaborare all'addestramento all'uso dei programmi che noi fornivamo , ma la consulenza spaziò a tutto campo sull' attività della ditta di Heidi. Lavorammo dalla mattina fino a sera tardi per tre giorni . Io mi recavo da casa fino a quel paese sulle montagne ogni giorno rientrando a casa sempre a notte .Avevo lavorato al suo fianco e le avevo spiegato come fare nelle varie cose. Ogni volta che la avevo vicina credo lei cogliesse il desiderio che avevo di lei . Rimase comunque tutto molto sopra le righe , un corteggiamento fatto di sguardi dolci e di leggeri sorrisi complici , senza mai esagerare . Ed i suoi sorrisi mi facevano capire che poteva succedere quello che desideravo . Va detto che l'uomo di Heidi aveva in testa solo i suoi cavalli , che teneva nella stalla ai margini del paese. Era il tipico tedesco che si godeva un mondo a spazzolare i cavalli e a riempirsi di birra. Di fatto stavano assieme , ma dormivano in camere separate. L' impressione che ho avuto e che il nostro agente mi aveva confermato era che lui fosse un povero cretino pieno di soldi e che lei gestisse tutto , anche approfittando abbondantemente di questo suo stato di direttrice di tutta la struttura e forse ogni tanto anche concedendosi al "tipo". Di fatto lei faceva quello che voleva , era la padrona lì. A lui bastava tirare i soldi e forse illudersi che lei era sua. Quindi lui non c'era mai , era sempre in giro a bere , o nella stalla o in qualunque altro posto , l' importante era che era comunque sempre fuori dalle palle . Era arrivato il venerdì ed il sabato avremmo inaugurato la struttura rinnovata . Avevamo fatto arrivare attrezzature , rimodernato tutto il negozio e alle 9.00 del sabato avremmo aperto , con il sindaco del paese, il prete per la benedizione dei locali e la banda del paese con i suonatori in costumi tradizionali . Eravamo tiratissimi con i tempi e anche quella sera erano arrivate le 22.30 quando decidemmo di finire gli ultimi dettagli la mattina presto . Con il nostro agente che aveva lavorato coordinando tutti gli artigiani coinvolti nella ristrutturazione decidemmo di trovarci per le 5 di mattina di sabato per finire gli ultimi dettagli prima dell' apertura . Dovevamo finire di sistemare ancora molti prezzi e terminare di allestire alcuni dettagli . Lui ci lasciò e con Heidi andai al bar dell' albergo per berci qualcosa . Dopo tanto lavoro finalmente tiravamo il fiato e mi ritrovai con quella stupenda donna a servirmi una birra . Lei era mora abbastanza alta con due occhi verdi scuro , aveva addosso quei tipici abiti tradizionali che le donne portano in quei paesi , con delle gonne fino ai piedi di colore verde. In quei paesi dell' Alto Adige alle donne piace vestirsi così soprattutto quando sono sul luogo di lavoro , piace tantissimo ai turisti . Anche lei si era bevuta un birra grande ed i suoi occhi erano splendidi . Era una donna che non tradiva le sue emozioni e per questo mi piaceva , era molto misteriosa . Dopo un po' che parlavamo del negozio, di come gestirlo in futuro e del fatto che adesso la responsabilità di gestirlo ricadeva su di lei e quindi gli raccomandavo di tenere d' occhio certi parametri dell' andamento economico della attività , lei mi disse se volevo restare a dormire in albergo , dato che la mattina ci saremmo trovati presto . Era ormai quasi mezzanotte. Dopo qualche esitazione più di forma che di sostanza le dissi di si . Eravamo un po' alticci tutti e due , ma non ebbri , stanchi della giornata intensa , ma consci che forse stava per iniziare qualcosa di nuovo , quella notte . Forse questa impressione era solo mia , non lo ho capito . Prima di condurmi alla mia stanza lei volle portarmi a vedere tutto l' albergo che era dotato di sauna , piscina interna ed era veramente sfarzoso . Era mezzo vuoto , perché la stagione turistica doveva ancora partire . Mi condusse a vedere le varie stanze , ci teneva a farmi vedere gli arredamenti , i bagni che erano veramente stupendi , molti con idromassaggio , con marmi e cristalli . voleva farmi vedere che aveva arredato le stanze lei , con un pizzico di orgoglio . Sembrava una bambina che mostrava i suoi giocattoli . Mentre mi mostrava le stanze ci avvicinavamo alle finestre , per farmi vedere gli stupendi panorami sulle montagne che da queste si potevano ammirare. Ogni volta che mi faceva vedere il panorama dalle finestre io avevo occasione di avvicinarmi fisicamente a lei , quasi a poterla abbracciare . Infatti stavo studiando come fare per abbracciarla , come fare a far scoccare la scintilla del contatto . Lei mi stava offrendo delle occasioni per farmi avanti. Ogni volta però che stavo per partire e metterli le braccia attorno non riuscivamo a sincronizzarci e perdevo l' occasione . Lei doveva anche chiudere il bar è l' albergo di sotto , quindi mi sembrò che un po' mi sfuggiva quando stavo per avvicinarmi . Mi condusse ad una stanza .
Aveva il letto matrimoniale e una vista splendida sulle montagne attorno. Era notte e si vedevano le luci dei paesi attorno e vedevo le montagne illuminate dalla luna che era alta nel cielo . C'erano tutte le premesse per una notte splendida . Lei mi disse che doveva andare a chiudere tutto e che aveva ancora una mezz'ora di lavoro da fare . Sulla porta la fermai e le dissi qualcosa tipo " vieni a farmi compagnia dopo ?". Lei sorrise con un sorriso eloquente e si defilò . Era ormai notte , ma sapevo che ero riuscito a far arrivare il messaggio . Appena lei uscì mi fiondai sotto la doccia . Quando ebbi finito non sapevo se rivestirmi , se infilarmi nel letto o cosa fare , un dubbio sul fatto che lei poi venisse lo avevo . Poi c' era di mezzo anche il padrone dell' albergo . Chissà dov'era. Poi dentro di me mi dissi "che cosa diavolo mi frega di dov'è quel tipo, se lei vuole io sono qui". Non avevo niente di fresco per rivestirmi ero in jeans e maglietta , e forse quello non era l'abbigliamento adeguato per l' inaugurazione del giorno dopo. Comunque era lo stesso . Mi rimisi i jeans e la polo e mi accesi una sigaretta e cercai di aspettare un po’. Era venuta l' una e mezza e mi spogliai e mi coricai . Spensi la luce e mi infilai sotto le coperte . Lei se ne era già andata da almeno un ora e probabilmente non sarebbe venuta. Il giorno dopo avrei avuto un altra occasione. Non gli avevo nemmeno detto di pensare lei a farmi svegliare dato che la mattina avremmo dovuto iniziare presto . Pensai che comunque qualcuno avrebbe pensato a venire a tirarmi giù dal letto la mattina alle cinque . Chiusi gli occhi cercando comunque di restare ancora un po' sveglio e non farmi prendere subito dal sonno . Ero nel letto al buio , con la luce della luna che entrava e con gli occhi socchiusi vedevo quelle splendide montagne argentate dalla luce della luna . Mi sentivo bene , ero in uno stato di rilassatezza totale , fuori il silenzio avvolgeva tutto . Allora la vidi entrare nella stanza , avevo lasciato la porta socchiusa e lei facendo attenzione a non fare rumore entrò . Si avvicinò al letto sul quale ero e dove mi ero tirato su in posizione seduta avendola vista entrare . Si sedette al mio fianco e mi disse che aveva chiuso tutto e messo a dormire Herbert che era arrivato come sempre pieno di birra e che era crollato nel letto . Le sorrisi e le accarezzai i capelli . Aveva indosso ancora quell' abito con le gonne lunghe ma si era messe delle pantofole , forse per non fare rumore . La abbracciai e avvicinai le mie labbra alle sue ed iniziammo a baciarci . Le sussurrai che dal primo momento ce la avevo vista avevo desiderato baciarla e stringerla . Iniziai a baciarle il collo e sentivo la sua pelle freschissima ma calda . Le sbottonai la camicetta e le tolsi il reggiseno . La stanza era illuminata dalla forte luce della luna che entrava perché non avevo chiuso le tende. Vedevo chiaramente i suoi seni stupendi , i capezzoli turgidi e con le labbra andai a cingerli e con la lingua li accarezzai. Erano eretti ma morbidi e li baciai lungamente . Senza dire nulla mi tolse gli slip e rimasi nudo . Avevo già il pene eretto e morivo di desiderio. Lei con le sue mani mi accarezzava la schiena e sentivo il suo viso sui miei capelli baciarmi mentre le baciavo il collo . Così la baciai lungamente , volevo sentire tutta la sua pelle ed il collo stupendo , il profumo della sua pelle , sentivo il suo respiro farsi intenso . La adagiai sul letto e le sbottonai quella lunga gonna e gliela sfilai . Sotto aveva un tanga scuro e non portava le calze . gli sfilai il tanga scoprendo il suo sesso . Era nuda , adagiata sul letto. Ero seduto al suo fianco e lei distesa accanto a me . Con la mano le accarezzai l' interno delle cosce e risalendo lungo la coscia la sentì aprire le gambe per farmi accarezzare bene . Mi chinai e presi a baciarle prima il ventre , tra l’ ombelico ed il pube , dolcemente , sentivo la pelle morbidissima e vellutata poi scesi sulle cosce baciandole fino ai ginocchi e poi dalle ginocchia risalivo baciando e passando la lingua su quel morbido interno coscia fino ad arrivare al suo sesso . Presi a leccarlo e baciarlo mentre lei mi passava le mani tra i capelli guidandomi in quella meravigliosa esplorazione . La sentivo aprirsi tra le mie labbra ed sentivo il sapore dei suoi succhi ed il meraviglioso profumo della sua farfallina aperta. La leccai lungamente e la sentivo ansimare di piacere e le sue mani tra i miei capelli stringersi ad ogni mio insistere . La sentì gemere di piacere e freneticamente dimenarsi mentre aveva un orgasmo . Di colpo si fermò dopo l' orgasmo e le sue mani mi accompagnarono verso il suo seno e mi misi a baciarlo e leccarlo . “ Tesoro ..” mi sussurrava ed io dolcemente la baciavo e le dicevo che era bellissima .Mi prese la testa e la avvicinò alla sua e le nostre labbra si unirono in un bacio intenso . La sua lingua tra la mia . Mentre mi baciava sentì la sua mano cercare il mio pene eretto , durissimo , mi sdraiò e iniziò a baciarmi il petto scendendo verso il pene che stringeva tra le sue mani . Lo prese tra le sue labbra ed iniziò a succhiarmelo . Era eretto , durissimo e le sue labbra che me lo bagnavano e leccavano mi facevano impazzire . Si mise sopra di me e con la mano mi infilò il pene dentro di lei . Le mie braccia erano tese verso i suoi seni che presi e strinsi tra le mani mentre lei si dimenava penetrandosi con il mio pene . La vedevo saltare sopra di me , con forza , mentre la luce della luna la illuminava. Poi più lentamente per poi riprendere con forza . Avevamo tutta al notte davanti e nessuna fretta . Vedevo i suoi bei seni e quei capezzoli turgidi ed i suoi capelli scendergli sulle spalle . Sentivo il calore delle sue mani sul mio petto ed il mio pene avvolto dal suo sesso caldo e morbido. Attorno a noi un silenzio magico . Ero concentrato per non venire , per consentirle di avere un altro orgasmo con il mio pene dentro, ma avevo una voglia tremenda di riempirla del mio seme. Ad un certo punto si fermò e si sdraio e mi invito ad andarle sopra , teneva le gambe aperte ed io le salì sopra e con la mano infilai il mio pene nella sua vagina e spinsi e la penetrai . Gemeva di piacere in modo sommesso, per non fare rumore e non farsi sentire e presi quindi a penetrarla con vigore . Mi sembrava di avere il pene di pietra talmente ero eccitato . Le mise le mie braccia dietro la schiena a sostenergliela mentre la penetravo con forza . Lei godeva , la sentivo gemere e sussurrarmi cose che non capivo , poi capì che mi stava dicendo " vieni ... vieni ..." allora con più forza continuai a penetrarla e quando ebbe un altro orgasmo anch'io mi rilasciai e le venni dentro spingendo dentro tutto il pene per riempirla e godere e darle fino all' ultima goccia del mio sperma . Dopo aver avuto quell' orgasmo assieme ci rilassammo e continuai a baciarla , mentre lei con gli occhi chiusi mi accarezzava la schiena e le natiche . Ci perdemmo nel sonno , abbracciati , stretti con il suono dei nostri respiri ed il profumo dei nostri corpi avvinghiati , sorvegliati dalla luna che ci copriva con il suo manto argenteo .....



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