Dietro la porta by Tasha 

Dietro la porta by Tasha

Lei non sapeva di essere vista: indugiava con un dito tra le labbra, senza decidersi a penetrarsi (anche se in fondo era normale: lei era sempre stata più che altro clitoridea).

L’accappatoio era troppo ridotto per lasciare qualcosa all’immaginazione: un fisico perfetto, esuberante fatto per l’amore.

Abbandonata sul letto, gocciolante, ad occhi chiusi, offriva al povero cameriere, sopraggiunto al di la della porta socchiusa, lo spettacolo della sua carne rosa e bagnata.

Lui si fece coraggio: entrò, si schiarì la gola, ma prima che potesse parlare lei spalancò gli occhini e lo fissò, senza interrompere il ritmico movimento del ditino.

L’invito era chiaro: lui si chiuse la porta alle spalle, raggiunse il letto, si liberò dei vestiti scoprendo il sesso ormai turgido. Si inginocchiò sul letto accanto a lei e sostituì la lingua al suo dito. Prima la fessura, poi il bottoncino, poi ancora la fessura e infine l’antro misterioso… cominciò ad aiutarsi anche con le dita e intanto si sistemò in modo da darle la possibilità di ricambiare il piacere.

Al primo tocco della sua lingua sulla punta congestionata credette di venire. Si concentrò: uno sforzo enorme, ricaccio indietro il seme e si preparò a godere di quella bocca. Ora la lingua percorreva l’asta dal basso verso l’alto e viceversa, poi si soffermava sul filetto e lo tormentava, poi stesso destino per il piccolo foro. Finalmente lei lo prese tutto in bocca e cominciò a succhiare.

Lui la imitava sul suo clitoride, mentre con un dito la penetrava davanti e con uno dietro.

Fu lei a rompere bruscamente il silenzio: “ora basta giocare!”

Lo costrinse supino e si impalò sul suo sesso. Voleva che lui la vedesse mentre si toccava con il suo coso dentro.

Di lì a poco esplosero entrambi: lei gli si abbandonò contro tenendo stretto tra le gambe il suo trofeo.

Lo sperma che colava dalla sua vagina li imbrattava entrambi.

Rimasero un po’ così, poi lui si liberò dalla presa, si alzò, si rivestì e uscì.

Il suo compagno, che aveva organizzato tutto, emerse da dietro la porta, socchiusa, del bagno, la raggiunse e cominciò a leccare il liquido appiccicoso che aveva tra le gambe…

Racconti erotici - Erostorie - Parolerotiche - Erotica

Return to Main Page

Comments

Add Comment




Search This Site


Syndicate this blog site

Powered by BlogEasy


Free Blog Hosting