Fatti Scopare by Laura 

Fatti Scopare by Laura

Siamo qui, in questa stanza che pare arredata con gli oggetti recuperati dalla scenografia di un film, al secondo piano di questa villa in cui mi hai portata questa notte. È tutto sul rosso e sul porpora: colori che richiamano la passione. Non conoscevo questo posto ma ho capito cos’era e cosa dovevo fare qua ancor prima di raggiungerlo. Mentre mi vestivo per uscire sei entrato in camera e mi hai detto fatto levare il reggiseno, poi hai cercato nell’armadio questa camicetta così trasparente che non riesce a nascondere nemmeno il colore della pelle e mi hai detto d’indossarla. La gonna?
Hai preso un foulard di seta e me lo hai legato in vita, a mo’ di pareo. Ti sei allontanato di qualche passo poi hai mormorato: “Perfetta! Sei irresistibile”.
In macchina hai parlato di tante cose ma non hai accennato alla nostra meta, lasciavi alla mia fantasia il compito d’immaginare, di sognare ed anche di sperare, lo ammetto. Intanto iniziavo ad eccitarmi, tu sai come stuzzicare la fantasia, sai quanto mi provoca concedermi completamente alle tue fantasie e realizzarle per te. Sei il mio uomo ed hai il totale controllo sulla mia mente e sul mio corpo.
Siamo arrivati in questa villa isolata, ho notato quante macchine sono posteggiate fuori ma non ti ho domandato nulla. Sono scesa dall’auto e ho preso l’impermeabile per coprirmi ma tu mi hai detto che non faceva poi così freddo e lo hai riposto sul sedile. Mi sentivo nuda ma era una sensazione piacevole.
Dentro la villa tanta gente riunita in gruppetti. Siamo entrati ed ho sentito gli occhi degli uomini premere sulla mia pelle. A dire il vero erano tutti molto discreti ma i loro sguardi erano inequivocabili. Ho notato come le donne fossero vestite, o nude, altrettanto quanto me, tutte molto belle e circondate ognuna almeno da tre maschietti con gli occhi iniettai di sperma. Mi hai fatto accomodare su di un divano poi sei andato a prendere qualcosa da bere, per un istante sei sparito dalla mia vista e mi son sentita persa, notavo come alcuni dei presenti erano tentati di raggiungermi, poi sei arrivato con un altro uomo. Vi siete seduti ed abbiamo bevuto insieme.
Lui mi è rimasto subito simpatico, adocchiava il mio seno senza insistere troppo, era chiaro che gli piacevo ma non era troppo insistente. Mi son tranquillizzata e rilassata, ti ho guardato negli occhi ed ho capito, ma aspettavo il tuo segnale.

- Fatti scopare! – mi hai detto all’improvviso mentre una mano del tuo amico mi sfiorava le gambe.

Ti ho guardato, poi ho fissato lui e mi sono alzata.
Mi hai preso per mano e condotta di sopra mentre lui ci seguiva, non ho avuto la forza di guadare gli altri presenti che, senza dubbio, sapevano.

Ora sono qui, in piedi al centro della stanza che osservo la mia immagine sul grande specchio alla parete. Sciolgo il foulard che copre a stento le gambe e lo lego più in alto lasciandolo aperto sul davanti. Lui è seduto dietro di me e tu stai sul divano più lontano. Mi guardi poi torni ad ordinarmi:

- Avanti, fatti scopare!

Mi liscio le calze mentre assimilo le tue parole. Sento il seno uscire dalla camicetta tanto sono turgidi i capezzoli.
Sono eccitata, ho voglia di sesso.
Vado verso il tuo amico e sciolgo il nodo della mia improvvisata gonna. Mi lascio accarezzare e baciare la pelle. Ha delle belle mani: calde, vigorose, morbide e sensuali. Mani che sanno dove andare, cosa toccare, dove premere per farmi provare delle sensazioni intense. Mi fugano, esplorano il mio corpo senza malizia ma con maestria.
Lui mi fa chinare per baciarmi i glutei. Come fa a saperlo quando mi piace?
Lentamente mi sfila gli slip senza smettere di baciarmi la pelle o di accarezzarmi. Con gli occhi appannati dall’eccitazione ti guardo, cerco di dirti che sto per scopare per te. Ma lo sai.
Un dito divide le labbra della vagina, sfiora il clitoride, ed ho una fitta d’intenso piacere. Forse gemo troppo forte ma sto perdendo l’equilibrio. Sollevo il sedere ed apro le gambe, voglio quel dito, voglio questi stimoli, voglio godere. Improvvisamente mi penetra con il dito medio, lo arcua e scava dentro di me, preme con forza sulle pareti interne e centra il punto giusto immediatamente. Penso d’impazzire, il piacere è sempre più intenso. Non oso pensare cosa mi capiterà quando sarà il suo membro a penetrarmi. Lui insiste, mi sta distruggendo con quel dito. Vorrei fermarlo ma non riesco a fare nulla se non rimanere chinata e subire le fitte di piacere.
Finalmente allontana la mano, ancora qualche istante e sarei crollata a terra in preda all’orgasmo. Mentre si spoglia riprendo fiato, rimango allibita di fronte al suo pene eretto ed invitante. È ben dotato ma non enorme, meglio così! Per ringraziarlo del piacere che mi ha dato e per te, che ami guardarmi succhiare il sesso di un uomo, mi chino verso di lui e lo ingoio. Lo faccio godere un po’ anche per eccitarlo a dovere e spremerlo meglio dopo. So che più lo faccio eccitare adesso meglio mi sbatte dopo.
Non ne può più. Mi allontana e si siede sulla sedia con il membro svettante. È davvero invitante, lo osservo ed inizio ad immaginarmelo dentro. Mi accorgo di ansimare al solo pensiero e mi controllo, non voglio apparire così vogliosa di lui.
“Fatti scopare” mi hai detto, penso mentre mi posiziono su di lui.
“Ora guardami come mi faccio scopare!” penso mentre scendo lenta sul membro.
Come lo sento entrare mi fermo per un istante, ti fisso negli occhi e mormoro:

- Guarda! Guarda come mi apre! – so che ti eccita sentirmi raccontare cosa provo mentre lo faccio.

Scendo e lo prendo completamente dentro, mi sento riempire il ventre mentre scorre dentro di me e mi fa godere.
Punta, ho una leggera fitta di dolore e mi sfugge un gemito. Appoggio le natiche sulle sue ginocchia e lascio al mio ventre il tempo di adattarsi muovendo leggermente i fianchi. Lo sento bene, è una presenza importante dentro di me e mi piace. Lui spinge delicatamente e m’invita a muovermi. Sento i tuoi occhi addosso, li percepisco direttamente sul pube, dove il mio corpo è violato dall’altro e mi fai eccitare ancora di più. Mi muovo per te, lo cavalco come so ti piace che io faccia con gli altri. Devo essere porca, vogliosa e godere.
Cambiamo più posizioni per il nostro e tuo piacere.
Prima mi metto carponi e mi lascio sbattere violentemente. Sono eccitata e lubrificata a meraviglia, lui può muoversi come vuole, prendo tutto quello che vuole mettermi dentro. Lo sento, lo sento in un modo meraviglioso e mi fa godere. Sto per perdere il controllo, quando sono così eccitata e l’uomo sa darmi gli stimoli giusti non riesco più a connettere. Lascio all’istinto il compito di guidarmi al piacere immenso.
Mi sento prendere per i fianchi mentre lui esce da me, quindi trarre a terra. Mi accorgo che lui è sdraiato dietro, lo sento aprirmi le gambe e guidare il membro sulle labbra della vagina. Chiudo gli occhi e respiro piano sin che, con un colpo di reni, mi entra nuovamente dentro. Ora il suo corpo è premuto contro il mio, sollevo la testa e guardo il mio ventre poi scendo sul pube. Vedo quell’asta di carne violarmi con estenuante regolarità, esce ed entra in me. Ad ogni affondo ho una fitta di piacere. Ti guardo per un ultima volta mentre sono ancora lucida e mi chiedo se è questo che volevi; i tuoi occhi confermano e mi lascio andare. Ora voglio godere.
Contraggo a tempo con le sue spinte il bacino, lo sento sempre più dentro, sempre meglio e coltivo l’orgasmo. Quando lo sento arrivare mi abbandono e lascio che il mio corpo reagisca come è stato programmato per fare.
Godo!
Un onda dopo l’altra il piacere mi fa ansimare, sento le natiche sollevate ed i muscoli della schiena tirare ma non capisco cosa sto facendo. Lui mi penetra ripetutamente nel preciso istante in cui un onda di piacere mi fa contrarre, in questo modo sento enorme la sua presenza in me. Temo di perdere i sensi, il cervello pulsa in modo doloroso. Poi tutto finisce lentamente. Sono spossata, distrutta ed ansimante. Lo sento scivolare via, uscire dal mio ventre. Sono intorpidita, priva d’ogni volontà, voglio solo godermi questa sensazione d’estremo benessere. Percepisco sulla bocca il mio sapore e la apro, non apro gli occhi so cosa è. Lecco svogliatamente ciò che ho dinanzi sin che qualcosa di tiepido mi viene spruzzato sul viso. Sento un rivolo colare sul lato della bocca mentre altro seme m’imbratta il seno, non me ne preoccupo, sono in pieno languore post orgasmico potrebbe farmi di tutto ora.
Lui si riveste e se ne va, vi sento parlottare mentre rimando stesa nella stessa posizione. Lentamente riprendo coscienza di me, la mente si riempie di profumi, di sensazioni, di piacere, di sesso. Ho la piena cognizione di cosa ho appena fatto e mi sento placidamente languida.
Ti avvicini e mi porgi i vestiti, non dici nulla ma i tuoi occhi parlano per te. So d’essere riuscita a soddisfarti ancora una volta. Mi vesto senza ripulirmi dal seme, lo tengo sulla pelle mentre m’infilo la camicetta ed il suo tessuto si bagna in quel punto. Infilo gli slip sulla vagina bagnata, allaccio il foulard in vita e mi controllo allo specchio. Il seno è ancora turgido ed il seme del tuo amico macchia la camicia.
Usciamo dalla stanza e solo in quel momento mi accorgo che lo specchio, in realtà da sul corridoio. Da lì si può vedere l’interno della stanza. Noto anche qualche bicchiere abbandonato ed un posacenere pieno. Mi domando in quanti hanno assistito al mio amplesso, vorrei domandartelo ma so che me lo dirai quando sarà il momento. Quando avrai in mente un nuovo gioco amore mio.

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